Qualche tempo fa ho avuto una di quelle lezioni universitarie che ti lasciano a riflettere. In realtà l’argomento forse era anche un po’ banale, scontato, ma spiegato da un punto di vista diverso, che non ci si aspetta.
Detto ciò, si parlava di negoziazione.
Ci sono due tipi di negoziatori a quanto pare: il negoziatore morbido e il negoziatore duro.
Ora scriverne mi fa un po’ strano ammetto, perché sembra io stia rispondendo alle domande dell’esame, che tra l’altro era esattamente questa, ma va bene andiamo avanti…
Dicevo, il negoziatore duro altro non è che quel tipo di persona a cui non importa della tua opinione e che ha come unico scopo vincere e dimostrare la propria ragione.
Lato negativo di questo modo di affrontare una negoziazione è che si tende a rovinare il rapporto con chi abbiamo davanti.
E fin qua…
Il negoziatore morbido invece ha come unico interesse quello di portare a termine il prima possibile ogni tipo di dibattito in modo pacifico: non importa vincere, basta evitare lo scontro, a costo di mettere in secondo piano la propria volontà e opinione.
Lato negativo: il negoziatore morbido finirà per accumulare un enorme senso di insoddisfazione e frustrazione per non essere mai in grado di esprimere il proprio pensiero e assecondare sempre il volere degli altri.
Che poi fossi stata io, questa lezione di tre ore l’avrei riassunta in un minuto scarso, facendo presente che al mondo esistono principalmente due tipi di persone: gli stronzi e gli zerbini.
Io zerbino since 1994, comunque.
In ogni caso, per l’intera durata della lezione rivedevo il mio psichiatra seduto al di là della scrivania e intento a farmi la predica per il mio modo di affrontare gli scontri e le discussioni nella vita.
Io, come di prassi, non sono d’accordo. Anzi, mi offendo anche un po’, perchè io mi impegno a non fare incazzare nessuno e ad essere accomodante e questo mi sta dicendo che non va bene. Che dovrei tirare un po’ fuori le palle.
“Sono educata” ricordo che gli risposi.
No. No non c’entra proprio niente con l’educazione. Sei schiava, sei accomodante in lato negativo e soprattutto, sei incazzata dentro. Sempre.
In effetti.
Non puoi sempre mangiartela. Devi dire quello che pensi, altrimenti accumuli rabbia fino al momento in cui sbotti senza alcun motivo, perchè ne hai avuto abbastanza, ma gli altri non lo sanno, perchè sei sempre stata “educata” e ti prendono per fuori di testa. No?
Eh no, in effetti c’ha anche ragione… che già con sta storia dello psicologo..
Ecco.
Quindi un po’ più stronzi e meno zerbini ogni tanto. Che non ci fa male.
Niente, ho finito.